Una volta che ci siamo organizzate come si deve, eccoci pronte alla lotta dura con il nostro guardaroba:o)
Gli abiti che giacciono sul letto o sulla coperta possono essere divisi in 3 categorie:
CAPI SI
CAPI NO
CAPI NI
I capi SI sono quelli che abbiamo usato per lavoro, per uscire, per stare a casa, e ci vanno bene, ci piacciono,sono ancora nuovi, o almeno in buono stato, e quindi sappiamo già che li rimetteremo con piacere appena tornerà la loro stagione, insomma sono solo da piegare o appendere, e metter via.Unica accortezza da tenere in mente, è che devono essere pulitissimi, quindi, se li abbiamo usati, anche solo una volta, li infileremo in lavatrice per una rinfrescata o li
porteremo in lavanderia. Fanno eccezione giacche e cappotti usati davvero poco ,che possiamo mettere all’ aria per qualche ora, spazzolare per bene, e riporre
nell’ armadio.
I capi NO, sono quelli
rotti, rovinati ,vecchi, macchiati irrimediabilmente, insomma quei capi che non si possono più usare e che
dobbiamo far finire nella spazzatura. Tuttavia, anche da questi "relitti", possiamo ottenere
qualcosa. Può sempre tornare utile staccare i bottoni, le cerniere o i laccetti
che possono essere riutilizzati, e, a seconda del materiale di cui sono fatti, possiamo farne degli stracci: le
magliette in cotone sono utilissime per i vetri e per spolverare, i tessuti più
morbidi per lucidare scarpe, mobili e oggetti vari , e ,visto che ci siamo, pensiamo anche al nostro marito/padre/fratello che, se ha un hobby "sporchevole", potrebbe aver bisogno di qualche cencio a portata di mano. Insomma, anche in questo caso si può far fare un
giro più lungo alle cose, prima di buttarle definitivamente.
Ci sono poi i capi NI che sono quelli che ci creano più
problemi. Sono i capi zavorra: capi
nuovi che però, per un motivo o per un altro (taglia, stile, colore, difficoltà di abbinare ad altri capi), non usiamo più, capi "ricordo dei
tempi felici", capi della serie "può sempre tornarmi utile".
Se per esempio ci troviamo un maglioncino nuovo nuovo che , neanche chiudendo gli occhi o stringendoci in un bustino, riusciamo più ad indossare, perché non proviamo
a regalarlo? Magari piace alla nostra mamma, a nostra sorella, ad una cara
amica. Capi di questo tipo possono essere anche donati alle varie associazioni
che ritirano abiti usati; informiamoci prima su quali tipologie possiamo donare: se un associazione assiste i bisognosi nei paesi caldi, è
inutile donare un cappotto, se ritira abbigliamento integro non doniamo
niente che non sia ben conservato e dignitoso. Gli abiti vecchi, invece, possono essere
donati a chi ottiene un piccolo guadagno dalle fabbriche che li trasformano in stracci o tappeti.
Il maglione un pochino consumato, ma tanto tanto comodo che usavamo per
andare in ufficio ,o la tuta con un buchetto, che non mettiamo più per andare in
palestra, possiamo usarli in casa. L’ unico accorgimento è che non abbiano né
lacci lunghi (eventualmente togliamoli), nè maniche larghe, per non diventare pericolosi tra fornelli, coltelli ed elettrodomestici.
Se invece ancora vogliamo conservare l' abito che ......può sempre tornar di moda….beh, siamo sicure che succederà?! La moda si potrà pure ispirare a quel determinato periodo, ma, in realtà, i colori, le proporzioni, i tessuti ne indicheranno chiaramente la data di nascita. E poi.... se anche tra dieci anni tornerà quello stile, siamo sicure che noi stesse saremmo in grado di rimetterci quel vestito, o non saremmo cambiate nelle forme e nei gusti ?
Per quanto riguarda gli "abiti ricordo" si può trovare un compromesso: teniamo abiti veramente significativi (abito del matrimonio, un bell' abitino dei bambini, un maglioncino anni '60 della mamma) ma troviamogli un posto a parte dai nostri capi SI. Una scatola o una vecchia valigia da mettere sopra l' armadio potrebbero andare bene. E probabilmente, per la maggior parte di noi, passeranno anni prima di andare a riaprirla di nuovo.
Se tra i capi NI ci sono dei pezzi che hanno un tessuto simpatico, possiamo riutilizzarlo per farne una borsa, un cuscino o quant' altro: la rete è piena di esempi di recupero. Ma anche qui facciamo le cose in base al nostro effettivo
interesse: non conserviamo pacchi e pacchi di roba vecchia solo perchè…"un
domani anche io mi metterò a cucire". Anche in questo caso troviamogli uno spazietto apposito, per non mischiarli con ciò che sarà pronto da indossare.(E sopratutto non andiamo a vedere il blog di Pia che riesce con spiegazioni super dettagliate, a trasformare magliette camicie gonne e pantaloni in.....1000 bellissime altre cose:o)
E.... se vi capita di perdere la nozione di quanti anni fa abbiamo indossato l' ultima volta quel vestito, vi suggerisco lo stratagemma della mia amica Giovanna.... anzi no...... questo lo lascio al prossimo post:o)
E.... se vi capita di perdere la nozione di quanti anni fa abbiamo indossato l' ultima volta quel vestito, vi suggerisco lo stratagemma della mia amica Giovanna.... anzi no...... questo lo lascio al prossimo post:o)
Ma comeeeeee!!! : ) Ma io sono qui che le penso anche di notte per riciclare tutto! Questa me la lego al dito!!!
RispondiElimina(Grazie Carla! La tua è la citazione più simpatica che ho ricevuto!)
Cara Pia, non potevo farmi sfuggire l' occasione di citare il tuo bellissimo blog! sopratutto perchè so, che se anche venisse da te una persona alle prime armi, troverebbe subito il modo di fare qualcosa di buono seguendo i tuoi suggerimenti. Grazie a te quindi, per l' impegno che porti avanti post dopo post. Un bacione.
EliminaAnche io quando seleziono i vestiti recupero bottoni e tessuti per stracci solo che ho sempre sovrabbondanza di stracci rispetto a quelli che effettivamente consumo. Ho letto da poco in rete però che gli stracci vanno bene anche per imbottire cuscini o cucce per animali. Mi sembra una buona idea, cosa ne pensi?
RispondiEliminaIn effetti capita spesso anche a me di alternare periodi di "pieno", con periodi più normali.
EliminaComunque l' idea di farne dei cuscini o usarli per gli animali è ottima! chissà che canili o gattili, dove i soldini per gli acquisti non sono mai abbastanza, accettino il nostro sovrappiù?! Grazie per l' utile suggerimento:o) un caro saluto
Cara Carla, ancora una volta condivido pienamente le tue riflessioni. Un bacione =)
RispondiEliminaGrazie Giulia, sei sempre gentile! Un baciotto
RispondiEliminaCapi SI', capi NO e capi NI: ne terrò conto quando avrò il tempo (e la forza) di attaccare l'armadio.
RispondiEliminaIl vero problema, per me, è lo smaltimento dei capi NO. Come dice Pe, di stracci ce ne sono pure troppi. A riempire i cuscini ho cominciato, ma anche ridurre i capi a pezzettini è un lavoro non da poco, e chissà quando vedrò i primi risultati.
Grazie, comunque. La tua ispirazione mi sarà utile in questo lavoro, che francamente odio!
Ciao!
Ciao Paola, però se il problema sono i capi No (e non i capi NI, che spesso ci bloccano da un punto di vista psicologico) devi proprio liberartene, perchè comunque nel giro di una stagione te ne trovi sempre di nuovi.Forse anche un falegname o un meccanico potrebbero aver bisogno di stracci, risparmiando sull' acquisto . Le magliette si possono tagliare a e fare la fettuccia . Pia fa delle borse semplicissime con una maglietta vecchia ( mi sa che non hanno quasi cuciture)e che, comunque, se vengono usate per fare la spesa durano si, ma non in eterno, e ci permettono così di smaltirne un bel pò durante l' anno. Per ora non ho altre idee ma se dovessi trovare qualcosa sicuramente lo pubblicherò.
RispondiEliminaGrazie di essere passata e un abbraccio.
Ciao Carla, ho visto che sei passata da me, grazie! Molto carino il tuo blog, scrivi molto bene e poi gli argomenti sono quelli che piacciono (o che non piacciono!!!) a tutte noi donne: per esempio il cambio dell'armadio! Io lo odio, anche perchè ho una casa minuscola e più che dell'armadio è del "contenitore del letto". Non ti dico che incubo stare a testa china a svuotare quell'odioso (ma aimè capiente) contenitore, con il materasso minaccioso sopra la schiena!!! Sai quali sono i miei capi NI? Quelli che non metto più da quando sono sposata perchè non sono più quella "bella gnocca" di un tempo! Ma che non voglio buttare sperando di risvegliarmi una mattina con 10 chili in meno! Tornerò a trovarti, Valentina
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