mercoledì 27 marzo 2013

Volta la carta!



Non so da voi, ma a casa mia capita spesso di aver bisogno di un "pezzetto" di carta: per segnare un numero di telefono, per trascrivere una ricetta dal computer, per attaccarlo sulla porta come promemoria per ricordarmi di ritirare il cappotto  in lavanderia, e anche per controllare se, la penna che fa i capricci, è completamente andata, o ha solo bisogno di una scrollattina. Insomma per "pezzetti" di carta intendo tutti quelli che hanno vita
breve, e  che dopo un uso momentaneo (eppure indispensabile) sono destinati a finire nella raccolta differenziata.  Fino a qualche anno fa, con una semplice pinzatrice assemblavo i vari fogli che, usati solo da una parte, potevano tornarmi utili, ma poichè con  le pinzatrici casalinghe non si riesce ad ottenere un gran spessore,  mi ritrovavo, nel momento meno opportuno, con la penna in mano ma senza un  minuscolo angolino di carta dove scrivere.


Ora invece ho  notato che stringendo i vari rimasugli con un semplice fiocchetto,  posso sfruttare molto più facilmente  anche il cartoncino   delle scatoline pulitissime che buttiamo quasi giornalmente nella spazzatura.


Basta scegliere la misura più comoda per i nostri "appunti" e quando ci troviamo in mano un pezzetto di carta pulito, tagliarlo  e infilarlo tra gli altri foglietti.Son sicura che il vostro blocchetto (come il mio) "grazie" alla posta che riceviamo, a qualche stampa andata  male, e  ai contenitori di carta che girano per casa, non resterà mai all' asciutto.



 Se lo teniamo  in vista, possiamo usare della carta con i disegni da infilare sotto il fiocchetto, o dei fiorellini finti, o un laccetto fluo, recuperato da una bustina rotta. Se le avete, potete usare le forbici sagomate e l' aspetto sarà ancora più grazioso.





 Io ne ho sistemato uno vicino al telefono, uno in macchina e uno nel comodino (per le ultime idee prima di addormentarmi ) e vi assicuro che proprio come i famosi rotoloni .....non finiscono mai:o)


venerdì 15 marzo 2013

Un aiutante buono come il pane!




Comprare un elettrodomestico nuovo è sempre un salto nel buio: prima dell' acquisto ci sembra di aver trovato la risposta a tutte le nostre esigenze, di aver trovato quello che finalmente dimezzerà i tempi in  cucina o  per la pulizia della casa, quello che ci permetterà di poter diventare dei cuochi o dei  pasticcieri provetti; poi lo acquistiamo, lo portiamo a casa,cominciamo ad usarlo e ...ci accorgiamo che forse...potevamo benissimo farne a meno!
Occupa più posto di quanto ricordassimo, gli accessori sono più un impiccio che un vero aiuto, tutte quelle cose buone che pensavamo di fare non le facciamo lo stesso, e il poveretto vive una vita piuttosto ritirata:o(



 Per  questo, quando 3 anni fa, il giorno di Natale, la mia mamma è arrivata con un bel pacco infiocchettato a proteggere  la  macchina del pane (MDP per gli amici), ho avuto quasi  paura  a manifestare tutto l' entusiasmo che di solito sento di fronte ai regali.



 E invece....son contenta! Si, son contenta della mia macchinetta che mi prepara,  praticamente da sola, il pane che metto in tavola. Unica mia "incombenza": pesare gli ingredienti e selezionare il programma giusto.Questo non vuol dire che non ho più acquistato del pane già pronto, ma la maggior parte delle volte lo faccio io (o meglio lei)!
Posso selezionarla in modo che si limiti ad impastare, e, magari faccio la pizza, posso farci la marmellata, e ci ho fatto pure una torta!



Il pane rimane molto più morbido di quasi tutto il pane acquistato nel negozio, ed è mooolto più economico.
Insomma se una mia cara amica mi chiedesse un parere, le direi di comprarla, non foss' altro per quel profumo meraviglioso ( se il paradiso esiste, sa sicuramente di pane cotto) che si  spande in tutta la casa:o)




Vi lascio due ricettine da provare: la prima è un pane con l' olio che ho "elaborato" personalmente prendendo le dosi un pò qui e un pò là, e  che si mantiene alla perfezione:
410 gr di farina 0
230 gr di acqua
6    gr di zucchero
10  gr di sale
70  gr di olio
12  gr di lievito di birra
Mettere tutti gli ingredienti nel cestello (prima i liquidi poi i solidi)
e selezionare pane normale con crosta media.




La seconda, è quella di  un  pan-dolce presa dal blog di Dana "il tempo in cucina".
Gli ingredienti sono quelli della foto, ma per la ricetta vi rimando al suo blog (cercate nelle etichette alla voce macchina del pane), dove pubblica una bontà dietro l' altra. Il risultato è quella mega fetta che vedete sotto il titolo
E voi conoscete la MDP? La usate?  Mi farebbe davvero piacere sapere che ne pensate. 


venerdì 8 marzo 2013

Prove tecniche di futuro e..... auguri.



Ho la sensazione che siamo giunti ad una svolta epocale.
Che intorno a noi  cambieranno tante cose, e che, siano proprio questi, gli anni decisivi per prendere una nuova strada.
 Che, se anche un governo, qualsiasi governo di  qualunque paese, riuscisse a trovare la formula magica per uscire dalla crisi, quella profusione che ora ricordiamo,   non tornerebbe più. Mai più.
 Il tempo dell' abbondanza è finito, sia per chi ha goduto, che per chi, purtroppo, ha potuto assaggiarne solo poche briciole. Abbiamo usato tutto: risorse, oggetti, pensieri, parole, corpi,  molte volte per l' utile, e troppe volte per l' inutile.
  E, guardandomi intorno,   credo che siano proprio le donne ad indicare questo cambiamento.
Lo indicano nelle nuove scelte che compiono nella vita di tutti i giorni, nella scelta di riusare invece che buttare , nella scelta di limitare invece che sprecare, nella scelta di fare invece che comprare, nella scelta di condividere invece che nascondere. Sono piccoli, quasi insignificanti gesti, che però servono a rimettere in moto le mani, a riscoprire le potenzialità del nostro fare e agire,ed essere attrici delle nostre giornate e non semplici spettatrici.
Forse saremo noi, la parte migliore di noi, che porterà l' umanità verso il futuro. 
Io ci credo, e per questo, vi faccio tanti auguri. 

mercoledì 6 marzo 2013

Minestra di verza con riso e..... conti.




Avrei dovuto postare questa ricetta qualche settimana fa, quando eravamo nel cuore dell' inverno, ma il mese di febbraio è stato, a casa mia, il mese "dell' influenza"; e proprio come gli omini del tirassegno, appena uno della famiglia riusciva a risollevarsi, l' altro era pronto a stramazzare " nel materasso". Antipiretico e termometro hanno "decorato" i comodini, dando loro un' aria molto vissuta:o); e io, appena vedevo le prime avvisaglie di benessere nel povero malato, mi chiedevo: a chi toccherà la prossima volta???!
Ma, visto che  le giornate son ancora ben freddine, mi sento comunque  autorizzata a proporvela : non è certo un piatto raffinato, ma se fuori piove o tira vento, se nevica o ghiaccia, con questo buon piatto fumante vi sentirete subito caldi caldi, e vedrete che sopporterete meglio queste temperature così basse.


Vi bastano pochi ingredienti, ma ,tenete conto che, se la preparazione è velocissima, per la cottura della verza e quella del riso ci vorrà almeno un' oretta.
Ingredienti per 4 persone:
Verza: la mia pesava più o meno 350 grammi
Olio evo: circa 5 cl
Mezza cipolla piccola
Un dado, anche vegetale
Riso comune per   minestra: 100 gr
Per prima cosa mettete a bollire un litro di acqua con dentro il dado, per preparare il brodo.
Tagliate la cipolla a pezzettini  e fatela rosolare nell' olio caldo.
Aggiungete la verza, tagliata a striscioline sottili, e fate rosolare anche questa per circa 10 minuti  a fuoco basso, e senza perderla d' occhio.





Aggiungete il brodo (deve coprire per bene la verdura  ) , e fate cuocere per circa mezz' ora. Se vedete che la verza assorbe tutto  il liquido potete continuare ad aggiungere del brodo o della semplice acqua calda.




Trascorso questo tempo  aggiungete il riso, e portate a cottura,  aggiustando di sale. A piacere potete dare una spolverata di parmigiano.
Ho calcolato la spesa per questo piatto: 
€ 0.55 verza
€0.20 olio
€0.12 riso
€0.13 dado
Totale 1€
Vogliamo esagerare e aggiungere un altro euro tra cipolla, acqua e gas? Beh, anche  facendo così, mi sembra che portare in tavola un primo piatto per quattro persone con la modica cifra di 2 euro, sia comunque un "buon" affare.