giovedì 20 settembre 2012

La signora Giovanna non c' è più..



...e neanche la signora Graziella e  il signor Antonio, insomma tutti quei commercianti che davano un ' aria familiare al negozio e che erano i responsabili in prima persona del rapporto con i fornitori, di quello con i clienti, dei prezzi, dei conti, degli orari, della disposizione degli scaffali, della pulizia e sopratutto di dare una coccola e una  caramellina al latte ai bambini, in modo che la loro mamma restasse una loro affezionata cliente .
 Oggi  invece si va a far la spesa alla Conad o alla Crai o alla Coop,   insomma si va in un negozio  di una catena ben definita, dove si segue una linea di commercio ben precisa. Ma..  il passato è passato, e i rimpianti servono a ben poco, per cui vediamo come possiamo organizzarci   con quello che abbiamo.
 Il supermarket preferito è di solito quello più vicino a casa, o al luogo di lavoro, e già questo ci porterà a risparmiare la "quota carburante" che invece spenderemmo  per spostarci in luoghi più lontani. 

Avere uno o due supermercati dove fare più spesso i nostri acquisti, ci porterà a conoscere scaffali e disposizioni a memoria e quindi oltre ad un risparmio di tempo, anche  a vagare meno tra le corsie, e  rischiare di comprare cose che non sono nella nostra lista. 

Ormai anche nei piccoli centri molti  supermercati fanno l' orario continuato, per cui se andiamo in  un momento di calma, possiamo controllare meglio le etichette e  i   prezzi a kg o al litro che si trovano sempre indicati nel cartellino esposto. Infatti è bene non fidarsi della grandezza della confezione ma leggere il quantitativo esatto di prodotto per poter fare dei raffronti.

 Ricordiamoci che i gli articoli con il marchio "della casa" , che hanno quindi un prezzo inferiore, sono perlopiù di ottima qualità : olio, pasta,  farina, dolciumi, sono prodotti da ditte affermate  che li confezionano espressamente per marchi  che li richiedono.

Ricordate che i prodotti meno cari sono quelli più scomodi da raggiungere (piani alti e piani bassi dello scaffale), quindi  se cerchiamo un prodotto a buon prezzo, ci tocca fare  un po di ginnastica: ad altezza di sguardo solo le cose più care o più "trendy". 

Possiamo approfittare dei prezzi lancio o delle vendite associate  per testare un nuovo prodotto;  acquistiamolo in  una confezione piccola, se restiamo deluse almeno..... finirà presto...e inquineremo meno





E per finire vi passo un' idea che applico in tutti i negozi dove faccio i miei acquisti: tenere sempre un buon rapporto con il personale che lavora nel negozio; e questo,  non solo per una scontata questione di buona educazione, ma anche perchè, chi meglio di loro conosce la provenienza, la freschezza o la qualità di un prodotto? Chi sente chiacchiere e commenti dei clienti sulla merce che vende? Non limitiamoci a chiedere  se è buono ciò che abbiamo intenzione di comprare (quale commerciante vi direbbe mai di no?!), ma, se chiediamo quali dei prodotti ci sono esposti sia per loro il migliore, vi daranno sicuramente un buon consiglio, sapendo che si stanno esponendo in prima persona nel darvi quel giudizio.

lunedì 10 settembre 2012

grande- SUper -MEGA spesa!!







Sistemate  al fresco e al buio le mie bottiglie di passata, continuo oggi a chiaccherare di spesa e risparmio. Chiarito che le differenze di prezzi  tra negozio e negozio sono notevoli,  voglio soffermarmi su quelli che sono   oggi , i luoghi dell' acquisto per eccellenza, i grandi santuari dello shopping, le cattedrali della spesa,le basiliche del commercio (ho un pò esagerato eh?!) : i Centri Commerciali.



Il centro commerciale, come ben sa chi li frequenta anche sporadicamente, ha al suo interno oltre una serie di negozi ( abbigliamento, calzature, gioiellerie, bar, ristoranti...)  il grande Ipermercato     che, anche lui, ha, a sua volta, al suo interno, un panificio, una macelleria, una pasticceria, una pescheria...come una grande matrioska che non finisce mai di stupirci. 
 I punti di forza del centro commerciale  sono: l' ubicazione ( di solito sono posti alla periferia della città),  l' abbondanza di parcheggi, l'  orario continuato , l'enorme varietà di prodotti,  le offerte strepitose.
Ma, anche qui, non agiamo passivamente  e, da buon consumatore consapevole,  continuiamo le nostre analisi. Controlliamo sempre i prezzi: ci sono catene più convenienti e catene meno convenienti, conserviamo lo scontrino e studiamolo attentamente e magari facciamo un giro di ricognizione in  centri raggiungibili con la stessa facilità.

 Teniamo conto che , al centro commerciale ci arriviamo con la macchina, per cui ricordiamoci che anche  la spesa del carburante  (che di questi tempi non è da sottovalutare) andrà ad intaccare il nostro risparmio.Negli ipermercati  troviamo praticamente di tutto per cui attenzione, che ogni acquisto inutile vanifica il risparmio sull' utile. Se ci ritroviamo tra le mani l' ennesima caffettiera colorata, o la terza bustina portafazzoletti di Hello Kitti forse è meglio passarci alla larga  se vogliamo economizzare.





Le offerte sono veramente mega offerte, nel senso che spesso,  a ottimi prezzi, ci offrono solo quantità industriali di prodotti : treni di detersivi, tir di candeggina, ettolitri di shampo, autobotti di Coca Cola, chili di grana e cosce intere di prosciutto. Allora anche in questo caso fermiamoci un attimo e pensiamo:  quello che mi offrono in offerta è il detersivo che conosco? quello che uso da anni,   che so già che non mi stordisce con il suo odore, che non mi crea allergie? Allora lo metto nel carrello :  farò sicuramente un affare .Ma se è un prodotto nuovo o che non conosco, che non so se soddisfa le mie esigenze, che rischia di non piacermi e di essere abbandonato in un angolo della lavanderia perchè rischiare ? Finirei per buttare i miei soldi e sprecare risorse inutili. Lo userei malamente, magari in maniera scorretta e inquinante per consumarlo prima. Stesse domande  per i prodotti di igiene personale e quindi prendo il mio shampoo  preferito o la crema per le mani  in pacco doppio perchè divido la spesa con la mamma . 
Anche per ciò che riguarda gli alimentari rifletto un attimo prima dell' acquisto. La cassa della  Coca Cola non  sarà una tentazione per i miei figli che mangiano già troppe schifezze? Non rischierò di buttar via ogni volta la metà del contenuto della bottiglia da 2 litri perchè, appena perde le bollicine, nessuno la vuole più?




Mangeremo tanto grana da finirlo prima che perda il suo aroma? Riusciamo a consumare tutto quel pezzo di prosciutto prima che si secchi e diventi un unico pezzo di carne salata?  Se gli spaghetti costano poco, ma, ne devo  comprare almeno 5 kg, rifletto su quanto mi potrà durare una tale quantità, sopratutto se in famiglia ci piace cambiare formato,  e se la nostra dispensa non è grande come quella di ristorante.

lunedì 3 settembre 2012

E oggi.....salsa!!!

..no  no che avete capito?! Niente danze caraibiche! Solamente una giornata a macinare i  pomodori dell' orto di casa, per ritrovare anche in inverno, il profumo meraviglioso, che solo le cose maturate e raccolte al momento giusto, ci sanno dare.



I pomodori, raccolti ben maturi,  vengono  stesi in terra  a perdere un pò di acqua per qualche giorno.

Questi giorni di attesa vengono  dedicati a procurare tutto l' occorrente: almeno tre pentole grandi , una macchina passa-pomodoro manuale o elettrica, una tappatrice per tappi a corona, alcune scatole vuote dove sistemare le bottiglie che riempiremo, e, appunto,  le  bottiglie in vetro scuro (di solito son quelle della birra)  che dobbiamo lavare e  sgocciolare per bene, vecchie coperte o tappeti , imbuto ,mestoli e presine a volontà.

Laviamo per bene i pomodori, tagliamoli a pezzi grossi e mettiamoli dentro una pentola,




 fino a quando non siano disfatti e pronti ad essere macinati,  ancora caldi, nella macchinetta passa-pomodoro.


 
 Il succo che otteniamo lo facciamo bollire per dieci, quindici minuti, lo saliamo, e facendo grande attenzione, lo imbottigliamo  senza neanche  togliere la pentola dal fuoco. A piacere, prima di questa operazione,  possiamo mettere qualche foglia di basilico ben lavata e asciugata sul fondo della bottiglia.


Tappiamo subito le bottiglie e  mettiamole dentro  le  scatole, che chiudiamo e copriamo con le vecchie coperte o i  tappeti, in modo che si il contenuto si raffreddi  più lentamente possibile.

 Appena la passata si è  raffreddata non  resta che conservarla in un luogo possibilmente fresco e buio.
Questo metodo è quello che uso  da almeno 15 anni, ed è a mio parere quello che conserva meglio la fragranza del pomodoro.
Non è un lavoro che consiglio a chi ha poca "materia prima", nel senso che, essendo un lavoro impegnativo, che oltre a sporcare un bel po di roba  e creare parecchia confusione,  necessita anche di un minimo di attrezzatura specifica,   ha senso soltanto, quando si hanno a disposizione almeno 4 cassette di pomodori, circa  60 Kg.
Per gli stessi motivi vi consiglio di farlo (se vi è possibile) in un angolino "da battaglia", può andar bene anche una veranda riparata, un garage ripulito...
State molto attente nel momento dell' imbottigliamento: il liquido deve essere bollente per potersi conservare a lungo e l' imbuto a volte fa brutti scherzi.
E' un lavoro da fare in compagnia, con un' amica, la mamma, una sorella; ci si aiuta e ci si diverte anche, se si prendono le cose con il giusto spirito.... infatti non è improbabile trovarsi rosse come...pomodori!
Quando aprirete le bottiglie, il sugo al basilico sarà  praticamente pronto, basterà aggiungere un po di olio e far cuocere pochi minuti!